Cosa Vi Siete Persi?

giovedì 25 febbraio 2010

Anello di Crepes e Taglioline

Questo anello di crepes e pasta l'ho preparato tempo fa in occasione di un pranzo tra amici, ma è semre rimasto in archivio, vuoi per una cosa vuoi per un'altra, e lo pubblico solo adesso.

Devo dire che è stata un'ottima alternativa alla classica pasta al forno, si può preparare anche la sera prima e passare in forno un'oretta prima di servirlo in tavola.

Per velocizzare il tutto potete poi compare delle ottime taglioline all'uovo, magari in un negozio di pasta fresca (come ho fatto io)!

Anello di Crepes e Taglioline

circa 16 crepes (100 gr di farina, 4 uova, 2 bicchiere (di carta) di latte, 50 gr burro, un pizzico di sale),
500 gr di taglioline all'uovo,
300 gr di mozzarella di bufala,
300 gr di macinato misto (maiale e vitello),
salsa di pomodoro,
1 cipolla piccola,
2 carote,
1 spicchio d'aglio in camicia,
un gambo di sedano,
olio,
sale,
pepe.

Il giorno prima preparare il ragù.
Fare un soffritto con aglio, cipolla, carota e sedano (se avete bambini che fanno difficoltà a amngiare vi consiglio di frullare il tutto), unire la carne e rosolare per bene, sfumare col vino rosso, far evaporare e unire la salsa di pomodoro.
lasciar cuocere a lungo il ragù, su fuoco moderato, per almeno un paio d'ore, girando spesso per evitare che si attacchi.

Preparare le crepes.
Mettete tutti gli ingredienti in una terrina o in uno shaker (io ho usato il mini pimer ad immersione, il risultato è ottimo), sbattete molto bene e lasciate riposare per un'ora in frigo.
Scaldate la creperie (ma se non ne avete uno non correte a comprarlo, io ho usato una semplice padellina antiaderente!) a fuoco moderato e versate un mestolino di pastella.
Dopo circa un minuto la crepe è cotta da una parte, girarla velocemente e farla cuocere anche dall'altra parte. Staccarla ed adagiarla su di un piatto piano in modo che mantiene bene la sua forma rotonda.

(mi sono accorta, in ritardissimo, che alla ricetta mancava questa parte sottostante, scusate)

Imburrare uno stampo a ciambella e rivestirlo completamente con della carta da forno, adagiare le crepes tutte intorno, sovrapponendole un po' senza lasciare spazzi vuoti.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e lasciarla al dente, condirla abbondantemente con il ragù e cubetti di mozzarella e abagiarla nello stampo di crepes, chiudere bene in superficie rivoltando i bordi e se necessario con altre crepes.

Infornare in forno caldo a 200°C per 40-50 minuti.
Preparare il piatto versando un po' di salsa "a specchio" e adagiarvi dentro la fetta di anello appena sfornato (meglio però se lo lasicare riposare un pochino, si taglia meglio).

Ecco una fetta

mercoledì 24 febbraio 2010

Risultati del Primo Sondaggio e Nuova Votazione per scegliere il Luogo dell'Incontro


Ecco i risultati al primo sondaggio

Quale credi sia il mese più adatto per l'incontro?

Ylenia

Maggio 18 (29%)
Giugno 31 (50%)
Luglio 12 (19%)

Betty
Maggio 34 (45%)
Giugno 23 (31%)
Luglio 17 (22%)

Totali
Maggio 52 voti totali
Giugno 54 voti totali
Luglio 29 voti totali

Come potete bene vedere la maggioranza ha scelto come mese Giugno.

Ora ci tocca decidere il luogo del nostro futuro incontro.
Lo so che magari la questione è un po' scocciante con questi sondaggi ma Noi vorremmo mettere insieme quante più persone possibile, cercando di venirci un po' incontro tutte/i.

A proposito del luogo c'è da dire una cosa, a nostro avviso, importante.

C'è una "Nostra Collega" (mia, di Ylenia e Vostra) nelle Marche che, insieme al marito, si sono afferti gentilmente di mettere a disposizione la loro casetta in campagna per l'incontro.

Ci sarebbe lo spazio per mettere panchette, tavoli, sedie ecc. ecc. e sarebbe anche semplice da raggiungere.
Vi segnalo questo sito http://www.civitanovamarche.info/ se volete farvi un'idea dell'itinerario da percorrere (Qui ci sono tutte le direzioni con le distanze).

Detto questo resta comunque a voi ogni decisione, libere di decidere e scegliere.
L'idea era stata data, l'abbiamo trovata gentile e interessante e ve ne abbiamo parlato, ora decidete con tutta calma e tranquillità, come vi sembra più giusto e logico.

VOTATE! VOTATE! VOTATE!

Buon lavoro a voi!!

martedì 23 febbraio 2010

La Pigrizia andò al Mercato... e comprò il Cacio-ricotta di Betty!!!

La pigrizia andò al mercato
e un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco
si sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.


Troppo carina questa poesiola, mi piace molto.
Ecco, io a volte mi sento un po' "pigrizia"!
Ci sono giorni che mi meraviglio di quante cose riesco a combinare in mezza giornata (dalle 7 alle 13) e giorni, invece, che non riesco a fare se non il minimo indispensabile!
Cavolo! Non credo vada bene così signora, eh no!


Ieri, per esempio, è stata una di quelle giornate laboriose si si...

Ho fatto mille cose, in casa e fuori, e ne sono molto soddisfatta!

Tra le tante cose ho fatto anche il Cacio-ricotta :)))! si si avete capito bene: ho fatto il formaggio!!
Partiamo dal principio, altrimento non ci capiremmo nulla (io per prima ihihih)!

In casa dei miei ( e prima ancora, dei miei nonni) si è sempre fatto il pane in casa e il formaggio; sempre, ogni settimana è così per il pane e ogni 2-3 giorni per il formaggio.

L'ho visto fare tante volte e bene o male il procedimento per fare il formaggio l'ho appreso, ma solo teoricamente anche perchè è sempre mia mamma a dosare il latte, il caglio, a regolare la temperatura...
Era da un po' che ci meditavo su questa cosa e così la settimana scorsa ho detto a mia mamma: "Ma'... mica ti avanzano un 5 litri di latte per lunedì? Vorrei provare a fare il cacioricotta (è più facile, fuuuurba io!)" "Si, si, quanto ne vuoi!" Beneeeeeeeeee... ma erano più di 5 litri... il doppio erano!!!!
E così mi son messa a "formaggiare"!

Ho tentato di fare le foto passo passo per farvi capire tutto il procedimento così se a qualcuno viene voglia di provare sa da dove/come iniziare, sono un po' sfocate, abbiate pietà di me, quelle già quando usi due mani per tenere la macchinetta vengono uno schifo immaginate a tenerla con una :)!

Avrete bisogno del latte (ovviamente), del caglio che potrete comperare in farmacia oppure se conoscete un bravo contadino o un pastore che fanno il formaggio potete chiedere a loro di darvene un pochino (ve ne servirà un cucchiaino da tè per la quantità di latte che ho usato io), il sale, di almeno 3-4 fascelline di plastica della capacità di 500 gr. (si trovano facilmente in farmacie agrarie e negozi che vendono prodotti per l'agricoltura (noi le prendiamo li) e di un termometro (ma non è necessario, io ho usato la mano come temometro).

Il Mio Cacio-ricotta

10 litri circa di latte intero fresco,
1 cucchiaino da tè di caglio,
25-30 gr di sale fino.

Filtrare il latte, attraverso un colino, in una pentola bella capiente e portare a ebollizione mescolando spesso per evitare che il latte attacchi al fondo.

Come accenna al primo bollore spegnere, buttate dento circa 25-30 gr di sale e lasciar raffreddare.

Ora se avete il termometro la cosa è semplice: aspettate che la temperatura arrivi intorno ai 38-40°C e mettete dentro il cucchiaino da tè di caglio, mescolare bene, coprire con un coperchio e lasciar cagliare. Se non avete il termometro allora fate come ho fatto io: usate al mano per misurare la temperatura (ma non scottatevi, il latte ha raggiunto l'ebollizione ricordatelo) e quando sentite che è caldo e che la mano ci sta tranquillamente dentro allora è buono e mettete il caglio come sopra.

Dopo un'ora il latte dovrebbe aver già preso consistenza (basta toccarlo con un dito e vedrete che è sodo) lasciatelo riposare ancora un'oretta (ma non di più).


Con una frusta da pasticceria "rompete la cagliata",


accendete dinuovo il gas e portate a una temperature di 40-45°C (il formaggio scenderà tutto al di sotto del siero) mescolado sempre con delicatezza e lentamente.

(Qui si vede bene il siero in superficie senza più la cagliata)
Spegnere il gas e lasciare che la cagliata si depositi sul fondo compattandosi un po' (5/10 minuti) così sarà più semplice raccoglierla.

Con l'aiuto di una schiumarola raccogliete il formaggio

e mettetelo nelle fascelline e scolare, schiacciando bene con le mani in modo da far uscire quanto più siero possibile.

Lasciar riposare il formaggio togliendo regolarmente il siero dal fondo.

Ecco il mio cacioricotta pronto per essere gustato.

Si conserva in frigo fino a 4-5 giorni dopo di che andrebbe salato (con sale grosso) in superficie, da entrambe le parti, e messo a essiccare.

A me ne son venute fuori 4 formine: 2 da 500 gr e 2 da circa 250 gr.
Due le ho già salate e messe sulla stufa (nella parte tiepida) a essiccare, chi sa che ne viene fuori!

Baciiiii.

lunedì 22 febbraio 2010

Le Veneziane Paneangeli

Mi son lasciata tentare e così ho provato a fare anch'io le Veneziane del libricino della Paneangeli.
Mamma mia che bontà!!!!
La ricetta è di qualche giorno fa...
Ne ricavai 12 (anzicchè 13 come dice il libretto) che sono andate via in mezza giornata.
Per fortuna che me ne conservai una per il mattino seguente... l'ho riscaldata un momentino al micro e l'ho gustata col mio solito caffè bollete la mattina dopo! Gnam gnam...

Le Veneziane Paneangeli


  • Per l'impasto
500 gr di farina bianca,
1 bustina di lievito di birra Mastro Fornaio (1 cubetto di lievito di birra),
50 gr di zucchero,
1 bustina di vanillina,
la scorza di un limone grattugiato,
2 uova,
1 cucchiaino raso di sale,
75 gr di burro,
225-250 ml di latte tiepido (37-40°C).
  • Per farcire a spennellare
1 busta di Preparato per Crema pasticcera (ho fatto la mia crema con 2 tuorli, 250 ml di latte, 2 cucchiai colmi di zucchero e 2 di farina, buccia di 1/2 limone),
300 ml di latte (che vi serve nel caso usate il preparato Paneangeli),
1 uovo (per spennellare),
zucchero granella.

Sciogliere il lievito di birra in un po' di latte con un cucchiaino di zucchero.
Setacciare la farina in una ciotola larga (ho usato l'impastatrice), versarvi al centro lo zucchero, la vanillina, scorza del limone, le uova, il sale e il burro liquefatto e freddo. Iniziare a lavorare e unire, dopo poco, il lievito di birra sciolto nel latte.
Aggiungere poco per volta il latte tiepido e lavorare a lungo l'impasto fino a che tutto il liquido sia assorbito.

Mettere l'impasto nella ciotola infarinata, coprire con un canovaccio umido e mettere a lievitare in un luogo tiepido (il forno spento ma con la lucina accesa) per 1 ora e mezza circa (deve raddoppiare).

Riprendere la pasta e dividerla in 13 pezzi, formare delle palline e disporle, non troppo vicine, su 2 teglie foderate di carta forno; rimettere a lievitare ancora per 30 minuti in luogo tiepido.

Nel frattempo preparare la crema pasticcera.
Mettere il latte in un pentolino con la buccia di limone (solo la parte bianca) e portare a ebollizione.
Nel frattempo lavorate i tuorli di due uova con due cucchiai abbondanti di zucchero, fino a farle diventare gonfie e spumose, unire la farina setacciata e poco alla volta il latte fatto cadere attraverso un colino.
Rimettere la crema sul gas e, sempre mescolando, portare a ebollizione.
Lasciar cuocere per 5-7 minuti e spegnere il gas e trasferire la crema in una tasca da pasticceria con bocchetta liscia.

Trascorsa la mezz'ora spennellare le veneziane con l'uovo sbattuto, distribuire 1/3 della crema sopra le veneziane e decorare con lo zucchero granella.
Cuocere per 13-15 minuti nella parte media del forno preriscaldato (elettrico e a gas: 170-180°C, ventilato: 160-170°).
Appena sfornate riempire con la crema rimasta bucandole al centro della crema.

giovedì 18 febbraio 2010

"Gattò" di Patate alla "napoletana"

A chi non piace il gattò (alla napoletana: con due T e la O accentata finale) di patate?
Una preparazione per niente elaborata, buona e di sicuro successo in tavola.

Ricetta presa da un vecchio numero di "inTaVola", perfetta, ormai da anni è la "mia ricetta" per il "gattò di patate".

Gattò di Patate

800 gr di patate a pasta gialla,
80 gr di burro,
50 gr di parmigiano grattugiato + 20 gr di pecorino,
100 gr di mortadella in una sola fetta tagliata a dadini,
2 uova,
prezzemolo tritato,
pangrattato,
100 gr di provola affumicata,
100 gr di mozzarella,
sale e pepe.

Lessare le patate con la buccia bel lavata per 30 minuti , pelarle e passarle allo schiacciapatate ripassando al polpa almeno un paio di volte per renderla liscia e senza grumi.

Amalgamare il passato sul fuoco con 50 gr di burro lavorandomcon un cucchiaio di legno, unire le uova, la mortadella, i due formaggi grattugiati, il prezzemolo, sale e pepe.

Tagliare a fettine la mozzarella e la provola... [... continua a leggere]



Continuate la vostra lettura con questi articoli... Sempre su SceglierBio, e dove se no? ;-)

martedì 16 febbraio 2010

Ridi Pagliaccio

E per festeggiare il Carnevale una tortina a tema!

La festa di Carnevale a scuola l'hanno fatta giovedì scorso, perchè la regione ha dato lunedì e martedì come festa, allora cosa ho pensato di fare ieri?
Una mini festicciola in casa con pochi bimbi: le mie figlie, la cuginetta (che abita difronte), un amichetto che abita nel palazzo e un'amichetta (vicina di casa anche lei).

Ognuno ha portato una cosetta: chi le patatine, chi i tarallini, chi le bibite... io ho messo la torta!
Un pan di spagna farcito con una crema al latte senza uova, rivestito di pasta di zucchero.

Il pan di spagna è il classico ormai come pure la pasta di zucchero, conoscete bene entrambe le ricette.
La crema al latte invece è la prima volta che la faccio e devo dire che è davvero buonissima, hanno apprezzato tutti!
L'ho seguita alla lettera, senza modifiche, anche le virgole c'ho messo dentro :D :D

A parte gli scherzi, passiamo alla torta... Devo dire che non mi ci sono applicata molto, però il risultato è apprezzabile (non eccellente)...

Torta Pagliaccio


  • Per il pan di Spagna
4 uova,
200 gr di farina,
200 gr di zucchero,
una bustina di lievito per dolci.
  • Per la crema al latte senza uova
200 ml. di latte
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina(rasi)
200 ml. di panna da montare zuccherata
1 fiala di aroma vaniglia

30ml (o 30 gr è lo stesso) di Acqua,
5gr di Gelatina (cioè 2 fogli e mezzo di quella paneangeli),
50gr di Miele,
450gr di Zucchero a velo.

  • Bagna
500 ml di Acqua,
3-4 cucchiai di zucchero semolato.

Preparare il Pan di Spagna (lo preparo il giorno prima).
Lavorare, con le fruste elettriche, le uova intere con lo zucchero per almeno 15 min.
Abbassare la velocità delle fruste al minimo e comiciare a setacciare sul composto di uova, la farina, il lievito e la vanillina.
Imburrare e infarinare una teglia rotonda, versarvi il composto e infornare in forno caldo, a 180°C, per 35-40min.
Sformare e lasciar raffreddare completamente.

Preparare la bagna facendo bollire circa 500 ml di acqua e 3-4 cucchiai di zucchero, spegnere e lasciar intiepidire.

Preparare la crema al latte.
In un pentolino mescoliamo la farina ,lo zucchero e la vaniglia .Da parte portiamo all'ebollizione il latte e lo togliamo dalla fiamma.A questo punto lo aggiungiamo lentamente il latte gli ingredienti che avevamo mescolato in precedenza rimettiemo sul fuoco,pochi minuti e si addensa tutto.
Mentre questa crema si raffredda montiamo la panna ben ferma e solo al completo raffreddamento l'aggiungiamo al composto e mescoliamo delicatamente.

Dividere orizzontalmente a metà il pan di Spagna, bagnare con lo sciroppo e stendere la crema al latte in uno strato uniforme, sovrapporre l'altro disco, bagnare e mettere in frigo a riposare per almeno un'ora.
Montare la panna, riprendere la torta e coprire tutta la superficie e i bordi.

Stendere circa 2/3 della Pasta di Zucchero in uno strato non troppo sottile e coprire l'intera torta.

Colorare la restante pasta con i coloti alimentari e tagliare gli occhi, il papillon, e tutte le altre parti.
Attaccarle alla torta usando un po' di acqua e rimettere in frigo fino al momento di servire.

Questo era l'interno

La crema è ottima davvero, la proporrò ancora sicuramente!
Grazie Nanny ;-)

domenica 14 febbraio 2010

Torta Cremosa con Ricotta, Arancia e Uvetta

Il mio dolce per il pranzo della domenica: un dolce cremoso (dato presenza dalla ricotta) e molto profumato (per la salsa alla vaniglia).

Sono una persona che non ama molto le "feste comandate" come può essere appunto San Valentino, quindi non vi parlerò di pranzetti romantici, torte a tema e tavole imbandite...
Per chi ci crede e festeggia questa ricorrenza: Buon San Valentino!!!

Torta Cremosa con Ricotta, Arancia e Uvetta


1 disco di pan di Spagna del diametro di 24 cm (ho usato un pacco di savoiardi),
300 gr di ricotta,
100 gr di uvetta (ne ho messo 50 gr),
1 kg di arance.
  • Per la salsa alla vaniglia
1/4 di l di latte,
3 tuorli d'uovo,
75 gr di zucchero,
1 bustina di vanillina,
3 fogli di gelatina,
la buccia di un'arancia grattugiata.

Preparare la salsa alla vaniglia.
Far ammorbidire la gelatina in una ciotolina con acqua fredda; lavorare i tuorli con lo zucchero e la vanillina, aggiungere il latte portato a ebollizione in un pentolino con la buccia di arancia grattugiata e mescolare rapidamente; versare il composto in un tegame, porlo sul fuoco, portare quasi a ebollizione, mescolando continuamente finchè la salsa velerà il cucchiaio, quindi togliere dal fuoco, unire la gelatina scolata e strizzata, farla sciogliere mescolando con un cucchiaio di legno, versare la salsa in una ciotola attraverso un colino e lasciarla intiepidire.

Far ammorbidire l'uvetta in poca acqua tiepida; passare la ricotta al setaccio, unirla alla salsa preparata, mescolare fino a ottenere un composto omogeneo e aggiungere l'uvetta scolata, strizzata e ben asciutta.

Foderare una tortiera a cerniere, del diametro di 24 cm, con carta forno, disporre sul fondo il disco di pan di Spagna (io ho usato i savoiardi), versarvi la crema di ricotta e uvetta, stenderla con una spatola in uno strato uniforme e porla in frigo per almeno 4 ore.

Pelare accuratamente le arance, dividerle a spicchi eliminando la pellicina bianca; togliere la torta dal frigo, sformarla sul piatto da portata, decorare la superficie con gli spicchi d'arancia disposti a raggiera e servirla.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di primavera di Imma: cheesecake dal dolce al salato

giovedì 11 febbraio 2010

Palline alla Panna con Amarene... e un altro Regalino per me :))

Queste palline non sono altro che una golosa modifica ai biscotti alla panna.
Ho impastato, fatto riposare e poi creato queste palline alle quali ho aggiunto al loro interno un'amarena sciroppata.

Ma prima di passare alla ricetta vorrei mostrarvi questo

Vi piacciono?
A me tantissimo! E poi hanno il mio colore preferito: il blu elettrico, bellissimo!!!
Un quadrettino ricamato a punto croce (carino vero?), un sacchettino portafazzolettini, due presine.
Questo è il premio per aver vinto il blog candy di Rosa tempo fa.
In realtà lei aveva creato un altro centrino per me, peccato però che a me non sia mai arrivato!
Eh si perchè le "signore" PosteItaliane chi sa dove l'hanno fatto finire, il mio regalino :(((

GRAZIE GRAZIE GRAZIE ROSA, E' TUTTO BELLISSIMO E TU SEI BRAVISSIMA

Ed ora la mia modesta ricettina.

Palline alla Panna con Amarene

500 g. di farina
250 g. di zucchero
125 g. di burro morbido
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
200 g. di panna
circa 200 gr di amarene sciroppate (fatte sgocciolare bene dal liquido).

Mescolate la farina con il lievito, il pizzico di sale e la vanillina. Unite lo zucchero, fate la fontana e ponete al centro il burro morbido, impastate gli ingredienti con la punta delle dita, quindi amalgamate la panna e amalgamate velocemente.
Avvolgete la pasta in pellicola trasparente e lasciatela riposare per 30 minuti in frigorifero.

Riprendete la pasta e stendetela in uno spessore di mezzo centimetro, tagliate, con un tagliapasta, dei cerchi, poggiate al centro un'amarena e chiudete a palla rotolandole tra le mani, disponetele su una placca foderata da carta forno e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 10 minuti.

Spolverizzare con zucchero a velo e servire.

martedì 9 febbraio 2010

Gli Amaretti

Non so se questa sia o meno la ricetta giusta per fare i "veri" amaretti, ce l'ho su uno di quei fascicoli che si comprano per abbonamento, preso tantissimi anni fa.
Devo dire che a noi son piaciuti davvero molto.

Non sono quelli morbidi che piacciono a tanti (e anche a me) ma quelli duri, i classici!
Se vi va di provarli poi fatemi sapere che ne pensate ;-), ci conto!

Amaretti



200 gr di mandorle dolci sgusciate e pelate,
5-6 mandorle amare sgusciate e pelate (io ho usato 1 ml di essenza di mandorle amare),
240 gr di zucchero,
90 gr di albume d'uovo.

Tritare finemente le mandorle dolci e quelle amare insieme, riducendole in polvere.
Metterle in una ciotola, aggiungere 200 gr di zucchero e 60 gr di albumi, mescolando con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo.
Con le mani inumidite con l'albume rimasto ricavare dall'impasto tante palline poco più grandi di una nocciola, avvoltolarle nel rimanente zucchero e disporle sulla placca del forno coperta da carta forno imburrata e infarinata.
Mettere in forno statico, preriscaldato, a 180°C per 15-20 minuti.
Togliere gli amaretti dal forno e lasciar raffreddare completamente prima di staccarli.

Nota
Vi consiglio di controllare la cottura, io li ho preferiti un po' più chiari e li ho tenuti 15 minuti circa, se li preferite un po' più scuretti teneteli ancora, ma controllate sempre, mi raccomando.

lunedì 8 febbraio 2010

Pizza Poverella


Appuntamento con "La pizza del sabato sera".
Questa settimana ho fatto un esperimento: non ho usato la solita/classica pasta per la pizza per fare questa pizza poverella, ma il pane!
Il pane raffermo!
Inoltre avevo del sugo fatto il giorno prima in frigo e della mozzarella di bufala e dell'emmenthal che dovevo consumare altrimenti l'avrei dovuti buttare.
Davvero un'ottima trovata e poi se avete ospiti improvvisi o un attacco acuto di voglia di pizza è l'ideale, veloce, pratico, salva-avanzi e salva-pane :D

Non credo che questa possa definirsi una vera e propria ricetta... però è taaaanto buonaaa!!!!!

Non ho pesato gli ingredienti, sono andata ad occhio.

Pizza Poverella

fette di pane raffermo privato della buccia,
salsa di pomodoro (cotta e condita),
mozzarella di bufala (ne ho usate due piccole),
emmenthal,
burro per ungere la teglia.

Tagliare le fette di pane spesse circa 1 cm, togliere la buccia intorno e sistemarle ben allineate, una vicino all'altra, nella teglia unta con bel burro.
Chiudete bene i buchi che restano con fettine e pezzetti di pane.
Riscaldate velocemente la salsa di pomodoro e distribuitela uniformemente sulle fette di pane (se fosse troppo densa allungatela con un po' d'acqua), grattugiare su l'emmenthal e sistemate la mozzarella di bufata tagliata a pezzettini piuttosto piccoli (per facilitare la bistribuzione sulla pizza).

Coprire la teglia con un foglio di carta di alluminio e infornare, in forno caldo, a 200°C per 20-30 minuti o comunque fino a che la mozzarella sia ben sciolta.
Togliere il foglio di alluminio e lasciare qualche minuto in forno (attenzione a non farla asciugare troppo).

Veloce no? :)))

Buona settimana a tutti.

venerdì 5 febbraio 2010

Le Meringhe

Che buone le meringhe... sono ottime con il cioccolato ma anche per dare croccantezza alla crema pasticcera.

Queste che vedete sono quelle che feci per il compleanno della mia piccolina e che ancora non ho pubblicato la ricetta.

Io trovo che sia abbastanza semplice fare le meringhe, basta armarsi di tanta pazienza e buona volontà!
Le mie sono meringhette piccole piccole.
Le feci piccole piccole perchè così non le frantumai troppo per metterle nella crema, voi fatele come più vi piace.

Meringhe


50 gr di albume (circa 2),
50 gr di zucchero semolato,
50 gr di zucchero a velo.
  • Per la finitura
1 cucchiaio di zucchero a velo

Mescolare in una ciotola lo zucchero semolato e quello al velo, in un'altra ciotola montare a neve ferma con le fruste elettriche gli albumi con la metà della miscela di zuccheri, incorporarvi poco alla volta la miscela rimasta, lavorando con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto ben fermo e brillante, metterlo quindi in una tasca da pasticceria con bocchetta a stella.
Premendola appena formare sulla placca del forno, imburrata e infarinata (io ho usato il foglio in silicone), tante piccole meringhe leggermente distanziate una dall'altra e spolverizzarle con lo zucchero a velo per la finitura.

Porre la placca in forno preriscaldato a 100°C, far cuocere le meringhe per un'ora circa, in modo che risultino bene asciutte ma non colorite, poi togliere la placca dal forno, staccare delicatamente le meringhe con una spatola e lasciarle raffreddare.

@@@@@

Dateci il vostro parere, se non l'avete già fatto, in merito al nostro probabile futuro incontro, ogni consiglio, suggerimento o idea sono ben accetti.

Non abbiate timore, su su!! ;-)

giovedì 4 febbraio 2010

Torta Salata con Broccolo Roman(esc)o e Ricotta

Perchè ho usato le parentesi per il broccolo? Perchè molti lo chiamano romano altri romanesco e così per non far torto a nessuno ho preferito questa soluzione!

Questa settimana una torta salata davvero buonissima e adatta da proporre ai più piccoli soprattutto se fate cuocere abbastanza il broccolo in modo da ottenere una pure, no vi diranno di no!



  • Per l'impasto
300 gr di farina bianca,
1 ccchiaino colmo di sale,
1 cucchiaino raso di zucchero,
1 bustina di lievito istantaneo per torta salate,
2 cucchiai di olio e.v.o.,
160 ml di latte freddo.
  • Per il ripeno
400 gr di broccolo roman(esc)o già sbollentato,
olio e.v.o.,
1 spicchio d'aglio,
250 gr di ricotta di mucca,
formaggio grattugiato,
200 gr di prosciutto cotto o wurstel.

Prima di tutto prepararte il ripieno.
In una padella capiente mettere qualche cucchiaio di olio e soffriggere lo spicchio d'aglio, unire il broccolo sbollentato in precendenza e lasciarlo cuocere qualche minuto.
Se volete ottenere una purea come ho fatto io allora aggiungete un po' d'acqua, coprite con un coperchio e lasciate asciugare per bene girando spesso, se invece preferite vedere nella vostra preparazione le cimette allora tenetelo su giusto un pochino, togliendolo prima che si disfi.

In una ciotola lavorare le uova intere con la ricotta, il formaggio grattugiato e qualche cucchiaio di olio e.v.o. salare e unire il broccolo e il prosciutto (o i wurstel) tagliato a dadini.

In una ciotola setacciare la farina con il lievito, il sale e lo zucchero; mescolare bene ed aggiungere l'olio e il latte freddo amalgamando bene, prima con una forchetta e poi a mano sul piano infarinato.

Ungere con un po' d'olio una teglia... [... continua a leggere]


Questo e tanto altro ancora su SceglierBio.com

martedì 2 febbraio 2010

Che ne dite di un bell'incontro?

Lo so che ultimamente forse ne penso un po' troppe, però questa non potevo lasciarla lì e non dare un seguito.

Ylenia un giorno in uno commento a un mio post mi aveva solleticato chiedendomi quando avrei organizzato un incontro REALE tra noi foodblogger.

Le era tanto piaciuta "La cena dell'Allegra Compagnia" che avrebbe voluto davvero che ci incontrassimo, tutte insieme Realmente!

C'ho pensato un po' sù e devo dire che l'idea non mi dispiace anzi... sarebbe proprio bello!!!

Però per fare una cosa così grande credo che dovremmo collaborare tutte/i insieme...

Abbiamo pensato che la cosa migliore da fare fosse usare dei sondaggi per decidere le varie cose: mese, luogo, giorno ecc. ecc.
Ma per fare questo abbiamo bisogno di voi e del vostro aiuto, per forza!

Ogni tot tempo proporremo un sondaggio diverso al quale dovrete dare il vostro voto in modo da poter decidere tutte insieme, non credo che sia una cosa tanto difficile da fare, che ne dite?

La cosa che vi chiediamo è di essere sincere e sicure della vostra decisione (l'imprevisto può semre capitare, ovvio) anche perchè in base ai risultati dei sondaggi andremmo poi a decidere tutto il resto e il da farsi.

Quindi oggi niente ricetta, ma una proposta da condividere!

Noi ci crediamo, e siamo sicure che con la collaborazione di tutte, verrà fuori davvero una cosa fantastica!
Aspettiamo i Vostri pareri generali e poi partiamo col primo sondaggio!



Ah naturalmente... Passate parola! ;-)

lunedì 1 febbraio 2010

Torta Cappuccino

Che domenica sarebbe senza il dolce??
Io non so proprio rinunciarvi e per me la domenica è l'occasione giusta per sperimentare, magari, nuove ricette!
Sono un'amante del caffè: non so rinunciarvi la mattina, bello caldo e non molto dolce, e nemmeno il pomeriggio dopo pranzo, sempre e rigorasamente seduta al tavolo perchè, secondo me, il caffè va gustato e sorseggiato tranquillamente.
Raramente esagero: per me due, al massimo tre, caffè al giorno sono l'ideale.

Da uno dei mie tanti foglietti di dolci in giro per casa, c'era questa Torta Cappuccino che mi faceva l'occhiolino da un po' di tempo...
Non ne ho idea da dove sia stata strappata quella pagina, so solo che era taaaanto buona :-P!!!!!

Torta Cappuccino

  • Per la pasta
180 gr di farina,
20 gr di fecola,
3 uova,
80 gr di zucchero,
70 gr di burro,
1 cucchiaio di caffè solubile,
1 bustina di vanillina.
  • Per farcire
150 gr di zucchero,
500 ml di latte intero,
6 tuorli,
40 gr di farina,
1/2 bustina di vanillina,
1 cucchiaio di caffè solubile.
  • Per la finitura
300 ml di panna,
1 cucchiaino di caffè solubile,
20 gr di chicchi di caffè,
1 cucchiaino di cacao amaro (facoltativo).

Preparare la pasta.
Fare fondere il burroin un tegamino; metere le uova e lo zucchero in una terrina. lavorarli con le fruste elettriche fino a ottenere un composto molto gonfio e spumoso, incorporarvi poco alla volta la farina, la fecola e la vanillina setacciate insieme, aggiungervi il caffè solubile sciolto con un cucchiaio d'acqua e il burro fuso, versandolo a filo, distribuire il composto nella tortiera imburrata e infarinata, porla in forno preriscaldato a 180°C e far cuocere la torta per 30-35 minuti, poi toglierla dal forno, sformarla e lasciarla raffeddare completamente.

Preparare la farcia.
Versare il latte in una casseruola, portarlo a ebollizione, aggiungervi il caffè solubile e togliere dal fuoco; mettere in una terrina i tuorli, lo zucchero e la vanillina, mescolarli con una frusta a mano facendoli amalgamare, aggiungervi poco alla volta la farina setacciata, versarvi a filo il latte bollente attraverso un passino, travasare il composto in una casseruola, porre su fuoco moderato e portare a ebollizione, mescolando continuamente; coprire quindi il recipiente, abbassare la fiamma e continuare la cottura per 7-8 minuti, mescolando di tanto in tanto, poi togliere la crema dal fuoco e lasciarla raffreddare.

Dividere con un coltello ben affilato la torta a metà in senso orizzontale, ottenendo due dischi, adagiarne uno nella tortiera, versarvi la crema preparata, stendendola con una spatola in uno strato uniforme, richiudere con il secodo strato di pasta, porre la tortiera in frigo per almeno un'ora, poi toglierla e sformare la torta su un piatto da portata.

Preparare la finitura.
Far sciogliere il caffè solubile con un cucchiaino d'acqua caldae lasciarlo raffreddare; monatre la panna, divirela in tre parti, distribuirne una sulla superficie deldolce, stendendola con una spatola in uno starto uniforme e tenerne da parte una seconda al naturale; incorporare quindi alla terza parte il caffè sciolto, montarla ancora un po' con le fruste, metterla in una tasca da pasticceria con bocchetta dentellata, ricoprire con strisce verticali tutto il bordo della torta e tenerne un po' da parte.
Distribuire ciuffetti di panna montata bianca sul bordo superiore e al centro della torta altrenando con quella al caffè. Completare la torta chicchi di caffè e una spolverata di cacao amaro (facoltativo).
Tenere in frigo fino al momento di servire.

Nota
Potete sostituire il caffè solubile con uguale quantità di caffè normale.